Yosef Yitzchok (Joseph Isaac)[1] Schneersohn (in ebraico יוסף יצחק שניאורסון?, in yiddish: יוסף יצחק שניאורסאהן, in russo Йо́сеф И́цхок Шне́ерсон?, Josef Icchok Šneerson; Ljubaviči, 9 giugno 1880 – Brooklyn, 28 gennaio 1950) è stato un filosofo, mistico e rabbino russo naturalizzato statunitense, sesto rebbe[2] del movimento Chabad-Lubavitch.
Egli fu un rabbino ortodosso ed il penultimo rebbe (capo spirituale dell'ebraismo chassidico) degli chassidim di Chabad. Noto con gli appellativi di Frierdiker Rebbe (precedente rebbe) o Rebbe Rayatz (RaYYaTz, acronimo di Rabbi Yosef Yitzchak), riuscì a sopravvivere ad ambedue le guerre mondiali e, dopo la sua fuga fuori dall'Europa comunista, rifondò la chassidut di Lubavitch negli Stati Uniti.
Profugo del comunismo e del nazismo, dopo molti anni di strenua attività per mantenere in vita l'ebraismo ortodosso nell'Unione Sovietica, fu costretto a emigrare; continuò la sua lotta dalla Lettonia, poi dalla Polonia ed infine da New York, dove trascorse gli ultimi dieci anni di vita. Fu uno dei capi religiosi dell'ebraismo più influenti.[3]
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